domenica 6 gennaio 2013

TI AMO MORTALMENTE

Madre, io ti amo. Ti amo mortalmente. Ed è una delle pochissime certezze della mia vita. Ti amo non perché sono tuo figlio, per lo meno non solo perché da figlio sono compenetrato.  A chiunque riuscirebbe amare una madre. Da uomo ormai adulto so riconoscere che tra me e te esiste lo stesso intimo dialogo che corre tra la sponda e l'acqua di mare. La differenza tra te e una madre qualunque sta nel coraggio che metti ogni giorno nel curare le ferite di un figlio omosessuale. Da quando ti ho portata in ogni mia profondità, da quando sei scesa senza limiti nel mio cuore martoriato, da quando hai cominciato a credere che anche io e Domenico siamo famiglia, abbiamo parlato una lingua colma di significanti irraggiungibili, altissimi. Le tue raccomandazioni con Domenico, quando, di fronte alla paura di vederrmi ferito dalla gente nella mia sensibilità, l'hai preso in disparte chiedendogli di preservarmi dal male e di corprirmi di amore, ebbene queste tue raccomandazioni fatte alla persona che riempie le mie giornate sono la prova carnale che il tuo essermi madre è sublime. Io ti amo mortalmente e te lo devo dire, madre. Non avrei potuto desiderare di meglio per me. Adesso potrei anche morire, ho sentito di aver vissuto con te l'apice della vita.

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