martedì 16 agosto 2011

Sto con le mani giunte

Amo il tuo modo di sorridere, di guardare, di parlare o di fare silenzio. Amo il tuo corpo morbido. Amo i tuoi occhi penetranti. Amo la tua gelosia che mai si paleserà nei miei confronti. Amo tutto questo che per me è il meglio. Sono io che non rappresento il meglio per te. Me ne rendo conto. Amo queste lacrime che scendono per un dolore magnifico. Amo perderti così, disperatamente. Perché ho la misura esatta di quanto sia un uomo piccolo e sprovveduto, rispetto alla tua anima irragiungibile. Amo questo Michele così com'è. Bellissimo, impossibile. Lontano, freddo. Unico. Perduto. Sto con le mani giunte sul viso a raccogliere lacrime, a dedicartele...

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